domenica 15 aprile 2012

"Bere vino puro": il simposio nell'antica Grecia

Venerdi 18 maggio abbiamo presentato "Bere vino puro", di Maria Luisa Catoni, ed. Feltrinelli, dedicato alla tradizione e alle regole del simposio nell'antica Grecia. 

Alla presenza dell'Autrice, hanno discusso il libro Carlo Ginzburg e SalvatoreSettis. Ha coordinato il dibattito Giovanni Rizzoni.


L'evento si è svolto alle 17,30 presso la sede della Fondazione Olivetti, via Giuseppe Zanardelli 34, piano terra. 





"In vino veritas": così il lirico Alceo cantava durante una "bevuta insieme" che si svolgeva sull'isola di Lesbo, nel VII secolo avanti Cristo. Questo motto, ancor oggi così popolare, condensa un principio fondamentale del simposio greco: attraverso l'assunzione del pharmakon, cioè del vino che è insieme veleno e medicinale svela la vera natura di un uomo. 
Ma il simposio non è un'allegra bevuta senza regole: il bere vi è ritualizzato, il grado di ubriachezza che tutti devono raggiungere viene deciso in anticipo, i partecipanti fissano regole per poi sperimentarne la violazione e i modi della violazione. 
Il simposio è in questo senso un'istituzione politica, religiosa e sociale, attraverso cui i gruppi aristocratici sperimentano, in un luogo protetto, le regole e i comportamenti da tenere nel più ampio contesto della città. Al suo interno si canta e si definisce l'opposizione tra amici e nemici, fra inclusi ed esclusi, fra valenti e uomini dappoco. Al suo interno si godono le gioie dell'eros, si ostenta la propria cultura, si esibisce il privilegio dell'otium, si stringono alleanze. 
Questo libro guarda alla concretezza della pratica del simposio e rilegge il rapporto tra i canti dei simposiasti e i vasi dipinti in cui bevevano.

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